Progetto Gold: il punto della situazione dopo l’incontro a Valenza di CNA Orafi
CNA al lavoro nel distretto orafo piemontese per scambiare esperienze e idee e tracciare una linea comune per il futuro del settore.
Il Progetto Gold fa tappa a Valenza e si focalizza su tre temi: formazione, normativa e internazionalizzazione. Prosegue quindi il tavolo itinerante di CNA per dialogare con le realtà istituzionali di settore presenti nel territorio e per costruire insieme dei progetti concreti con cui aprire nuove opportunità di mercato e di crescita soprattutto ai piccoli artigiani locali, che faticano a vedere un futuro chiaro del comparto.
Progetto Gold, il percorso intrapreso da un anno da CNA Nazionale Unione artistico tradizionale, non si ferma ma anzi continua la sua strada per raggiungere l’obiettivo di costruire e sviluppare una strategia unitaria per favorire la visibilità del settore orafo italiano.
Seduto al tavolo il direttore di CNA Valenza, Giacomo Maranzana, il quale ha fatto gli onori di casa presentando i relatori dell’incontro e passando la parola al rappresentante di CNA Orafi Valenza, Fabrizio Cecchin. Quest’ultimo ha spiegato che la collaborazione continua tra distretti di diverse realtà territoriali è fondamentale allo scopo di dare una nuova visibilità al settore orafo.
La parola poi è passata al Presidente Nazionale dell’Unione artistico tradizionale, Andrea Santolini, il quale ha specificato che Progetto Gold si sarebbe dovuto concludere in occasione della fiera Vicenza Oro, ma alla luce dell’importanza del settore e dell’interesse suscitato è stato deciso di prolungarlo aggiungendo ulteriori tappe.
Arduino Zappaterra, portavoce nazionale di CNA Orafi, ha invece posto l’attenzione sull’intensa attività che è stata svolta finora da Progetto Gold e sull’esigenza di intensificare il lavoro futuro concentrandosi in particolare sui tre grandi temi oggetto dell’incontro.
I tre macro temi del Progetto Gold
Durante l’incontro a Valenza, il focus è stato posto da CNA Orafi in particolare su tre temi, con l’intento di delineare un percorso comune a tutti gli artigiani e le imprese del settore.
Il primo argomento affrontato riguarda l’internazionalizzazione, infatti la strategia ha l’intento di creare nuove opportunità all’estero puntando sull’attrattività che possiede il Made in Italy. Già in cantiere delle iniziative rivolte agli artigiani e alle imprese orafe che permettono loro di entrare in contatto con nuovi interessanti mercati; un esempio di ciò sono gli incontri organizzati in Russia con buyers e catene di negozi locali che hanno l’obiettivo di intensificare i rapporti commerciali con il settore orafo russo, offrendo l’opportunità di accedere ad un mercato in crescita.
Il secondo tema si riferisce alla normativa vigente con uno sguardo particolare alle norme riferite alla punzonatura, in modo da facilitare il commercio internazionale degli oggetti in metalli preziosi, tutelando i consumatori sulla qualità certificata dei prodotti e preservando così la correttezza delle transazioni commerciali. A tal proposito CNA Orafi sta continuando a monitorare la situazione relativa alla marcatura dei prodotti orafi, soprattutto alla luce del recente ingresso dell’Italia nella Convenzione di Vienna.
La terza ed ultima tematica oggetto di discussione e attenzione durante l’incontro riguarda la formazione, ritenuta fondamentale da tutti i relatori presenti. È importante che il sapere degli artigiani orafi e la passione per questo settore siano trasmessi ai giovani. Si devono attivare progetti efficaci in collaborazione con le scuole e appositi centri in modo tale da avvicinare le generazioni future al mondo orafo, visto che negli ultimi anni l’interesse per questo lavoro è calato.
«Il tema della formazione è molto sentito in quanto risulta fondamentale creare continuità tra le generazioni per evitare la scomparsa del lavoro artigiano orafo- ha osservato Arduino Zappaterra, Portavoce Nazionale di CNA Orafi – È importante creare partnership tra le istituzioni, scuole comprese, per adottare strumenti utili ad avvicinare i giovani al settore orafo. Si deve tornare a credere nella scuola come luogo dove progettare opportunità reali per il loro futuro e le aziende locali devono guardare con fiducia a una generazione di nuovi talenti cui affidare il domani della loro impresa».
In questa direzione durante l’incontro è stata apprezzata da tutti l’iniziativa intrapresa dalla Fondazione “Mani Intelligenti” di Valenza che ha saputo riunire marchi internazionali e aziende del territorio, attivando programmi e percorsi formativi scolastici rivolti ai giovani e non solo. Tra le ipotesi si sta valutando la possibilità di replicare questo esempio anche in altre realtà territoriali, con l’intento di dare un contributo concreto alla crescita del comparto orafo italiano.
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